Nel passato la Malva fu di grande importanza per molti personaggi storici. Qui sotto ne vengono riportati alcuni esempi:
Pitagora (570 a.C.– 495
a.C.), noto filosofo, matematico, astronomo dell’antica Grecia, riferendosi
alle enormi virtù di quest’erba scrisse:
“semina la malva, ma non
mangiarla; essa è un bene così grande da doversi riservare al nostro prossimo,
piuttosto che farne uso con egoismo per il nostro vantaggio“
A dimostrazione
di ciò i pitagorici, ovvero gli appartenenti alla sua scuola, fondata a Crotone
intorno al 530 a.C. , la consideravano una pianta sacra.
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Pitagora |
Secondo il famoso Dioscoride (I secolo a.C.), il decotto
di malva veniva considerato un rimedio contro tutti i veleni mortali, infatti si narra che
uno scorpione velenoso che si posò su una foglia di malva, morì pietrificato.
Qualche secolo dopo Carlo Magno (742-814) la volle come pianta ornamentale nei suoi giardini e la inserì come pianta obbligatoria nel suo "Capitularedevillis".
Nel nord Europa, infine, era una pianta considerata sacra anche dalle popolazioni celtiche, le quali credevano infatti che i suoi semi, posti sugli occhi dei defunti, avessero la capacità di scacciare gli spiriti maligni e che aprissero le porte del paradiso.
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